Valutazione dei danni

An Integrated Meso & Micro Scale Procedure to Assess Territorial Flood Risk

Strumenti per la valutazione del danno alla micro-scala

La valutazione del danno alla micro-scala è indispensabile alla produzione di mappe di rischio utili alla definizione dei PE, così come previsto dalla Direttiva Alluvioni. In particolare, ai fini della pianificazione di emergenza è necessario valutare non solo il danno diretto ai beni esposti ma anche la perdita di funzionalità dei sistemi colpiti, sia in conseguenza del danno diretto che delle interconnessioni esistenti tra i diversi beni esposti; nello specifico, particolare importanza assume la perdita di funzionalità di strutture e servizi strategici ai fini della gestione dell’emergenza quali ospedali, caserme, scuole, trasporto, luce, acqua. Inoltre, è indispensabile valutare l’effetto dell’evento alluvionale sulla popolazione esposta i termini di morti/feriti ma anche di persone che necessitano particolare assistenza, evacuati, etc.

La valutazione del danno alla micro-scala è inoltre funzionale alla valutazione del danno alla meso-scala, laddove non esistano modelli di danno applicabili al contesto in esame. In questo caso, un possibile approccio per la definizione di modelli di danno consiste nell’up-scaling dei modelli alla micro-scala, attraverso opportune variabili di esposizione e vulnerabilità.

La quantificazione del danno alla micro-scala risulta di difficile realizzazione pratica nel contesto Italiano, sia per la mancanza di modelli di danno specifici per l’Italia, sia per la mancanza di dati che permettano una validazione dei modelli sviluppati in altri ambiti.

In tale contesto, gli obiettivi specifici sono:

  • lo sviluppo, e l’implementazione in ambiente GIS, di modelli per la valutazione del danno diretto (fisico e monetario) alla micro-scala (i.e. singolo bene esposto) ai settori: residenziale, industriale, agricolo e reti (elettrica, stradale, acquedotto e fognature);
  • lo sviluppo, e l’implementazione in ambiente GIS, di modelli per la valutazione della perdita di funzionalità degli edifici strategici;
  • lo sviluppo, e l’implementazione in ambiente GIS, di modelli per la valutazione del danno atteso alla micro-scala alla popolazione esposta.

 

 

Strumenti per la valutazione del danno alla meso-scala

La valutazione del danno alla meso-scala è necessaria alla produzione di mappe di rischio utili alla definizione dei PGRA, ed in particolare alle analisi-costi benefici delle azioni inserite nel piano, così come previsto dalla Direttiva Alluvioni.

Al momento, la procedura Flood-IMPAT prevede il calcolo del danno diretto (monetario) alla meso-scala per i settori residenziale, industriale e agricolo mediante modelli di danno sviluppati per il bacino del Reno e del Danubio. La validità di tali modelli nel contesto Italiano è però questionabile. Ciò implica che, allo stato attuale, la procedura può essere utilizzata solo per confrontare l’efficacia di diverse azioni di mitigazione ma non per un’analisi costi-benefici di una specifica azione.

Per quanto riguarda invece gli altri settori esposti invece, Flood-IMPAT si limita ad una sola valutazione dell’esposizione, fornendo così una visione parziale del danno atteso. Inoltre, la procedura non permette alcuna valutazione in merito alla perdita di funzionalità delle reti laddove è proprio alla meso-scala che gli effetti dovuti a tale perdita di funzionalità si manifestano maggiormente.

Se alla micro-scala qualche tentativo di modellazione del danno è stata fatta in Italia, almeno per quanto riguarda il danno agli edifici residenziali, alla meso-scala non esistono modelli di danno specifici per il contesto Italiano.

In tale contesto, gli obiettivi specifici sono:

  • lo sviluppo, e l’implementazione in ambiente GIS, di modelli alla meso-scala per la valutazione del danno diretto (fisico e monetario) ai settori: residenziale, industriale, agricolo e reti (elettrica, stradale, acquedotto e fognature);
  • lo sviluppo, e l’implementazione in ambiente GIS, di modelli per la valutazione del danno atteso alla meso-scala alla popolazione esposta;
  • lo sviluppo, e l’implementazione in ambiente GIS, di modelli per la valutazione della perdita di funzionalità delle reti.

 

Se vuoi saperne di più, guarda le presentazioni sui primi risultati:


 

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